“La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”. Parole chiare. Parole della nostra Costituzione. All’articolo 37, per l’esattezza. Ma se l’articolo 37 della Costituzione italiana è dalla parte delle donne, non si può dire altrettanto della realtà attuale dove le imprenditrici vanno avanti tra mille difficoltà. Undici donne imprenditrici, undici storie di chi ha lottato per l’indipendenza economica, simboleggiando al meglio il dinamismo della nostra comunità. Il tema di quest’anno è “Donne per le donne. Per aver favorito, attraverso la propria impresa, le pari opportunità ed il superamento del divario di genere nel mondo del lavoro”.
Tra le novità, una “menzione d’onore” (quest’anno a Micaela Dionigi – Gruppo SGR) a chi abbia attuato importanti politiche di welfare aziendale per promuovere e favorire l’occupazione femminile, e/o lo sviluppo di percorsi di carriera femminile e/o la conciliazione degli impegni lavorativi delle donne con i carichi di cura familiari.
Nel salutare le imprenditrici la Vicesindaca di Rimini Chiara Bellini ha ricordato come “proprio in questi giorni, visitando la biblioteca malatestiana di Cesena, sia venuta a conoscenza di come un buon numero di ragazze di buona famiglia avevano accesso a quello straordinario patrimonio librario, già dal medioevo. Le donne, si sa, sono sempre in gamba quando si tratta di studiare: oggi in Italia quelle che arrivano a laurearsi sono in netta maggioranza (57,2%) rispetto agli uomini, c’è lo dice il Ministero dell’Università. Eppure se si apre il concorso per un posto accademico ecco che le donne tornano in drammatica minoranza. Più alta è la posta in gioco, più basse sono le opportunità per le donne.
“Lo so bene, perché la carriera accademica l’ho intrapresa anch’io, e ne confermo la fatica. Certo, da quelle donne che frequentavano la biblioteca malatestiana ad oggi, ne abbiamo fatti tanti di passi in avanti, ma molti rimangono ancora da compiere.
Gap salariale, un sistema di servizi a supporto della genitorialità che renda effettivi i diritti sulla carta sanciti dalla legge, la distribuzione dei carichi di lavoro famigliari, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Le donne che oggi premiamo dimostrano quanto le donne possano primeggiare nell’impresa e nella conduzione di gruppi di lavoro”
Le donne premiate sono state indicate dalle associazioni di categoria, presenti alla cerimonia con i loro rappresentanti, ecco quali:
CNA
CORAZZA FRANCESCA E CORAZZA ROBERTA – OLEIFICIO CORAZZA
LEGACOOP ROMAGNA
CONTI ANTONELLA – presidente della Cooperativa FORMULA SERVIZI
CONFARTIGIANATO IMPRESE RIMINI
DELLAROSA MONICA – BAGNO DELIO 107
ASSOCIAZIONE ALBERGATORI RIMINI
MELUCCI LUCIANA – HOTEL VILLA LUIGIA
CONFCOOPERATIVE ROMAGNA
ZAVOLI ELISA – COOPERATIVA “FRATELLI É POSSIBILE”
CONFAGRICOLTURA DI FORLÌ – CESENA E DI RIMINI
LOREDANA ALBERTI E MADDALENA ZORTEA – AZIENDA AGRICOLA FUNGAR
CONFCOMMERCIO
MATILDA BANCHETTI, ILARIA CAPPUCCINI, ALICE PARI, GIULIA RICCI, CARLOTTA SANTOLINI RITIRANO IL PREMIO ILARIA CAPPUCCINI ed ALICE PARI – SOCIETÀ MARISCADORAS
CONFINDUSTRIA ROMAGNA
MICAELA DIONIGI – GRUPPO SOCIETÀ GAS RIMINI – MENZIONE D’ONORE
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