L'assemblea congressuale della CNA di Cattolica e San Giovanni ha lanciato l'ennesimo appello alle stituzioni perche si faccia presto a risolvere i problemi strutturali del paese, al fine di salvare imprese con i loro lavoratori ed il Paese dal default.
Non è certo catastrofismo, ma anche gli interventi della serata, che a visto una numerosa partecipazione, hanno fatto appello al Sindaco di San Giovanni Domenico Bianchi ed al Vice Sindaco di Cattolica Alessandro Bondi perché anche a livello locale si intervenga su quanto nelle loro possibilità.
I due amministratori nel loro intervento hanno rimarcato le difficoltà dei comuni che a causa del patto di Stabilità e dell'incertezza politica ad avere un governo nel pieno dei poteri, gli consenta di liberare risorse per gli investimenti, liquidare i fornitori e introdurre manovre di bilancio che non aumentino le tasse locali.
Liquidità ed accesso al credito, riduzione della spesa pubblica anche di quella comunale, legalità e lotta all'abusivismo nell'artigianato nel commercio nelle costruzioni, maggiore efficienza di servizi pubblici attraverso l'unificazione di funzioni fra i comuni della zona sud, sono le richieste che l'assemblea ha avanzato agli amministratori presenti.
La trasformazione del contributo ai confidi in parte anche sul sostegno come soci finanziatori per attenuare l'impatto della crisi anche sulle insolvenze delle imprese.
Questo il mandato che l'assemblea ha conferito al nuovo direttivo eletto alla fine della serata, e composto da 17 imprenditori di Cattolica e 10 di San Giovanni in Marignano, alla cui guida è stato eletto Presidente Unitario Amaducci Manlio; altro segnale che la CNA dei due comuni ha voluto mandare alle Amministrazioni Comunali, superare i campanili ed operare per l'interesse del territorio.
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