Nell’incontro fra le Parti Sociali e il Ministero del Lavoro, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico tenutosi ieri 4 maggio si è effettuato un monitoraggio in merito all’efficacia dei protocolli aziendali e all’opportunità di proseguire, anche per i prossimi mesi, con questa procedura condivisa che ha permesso la ripresa e il proseguimento in sicurezza delle attività produttive limitando fortemente i contagi negli ambienti di lavoro.
Nei luoghi di lavoro privati l’indicazione è di proseguire con un approccio ancora prudenziale mantenendo “in vita” i Protocolli aziendali, considerando però superate quelle misure non più rispondenti all’attuale quadro epidemiologico e normativo ma prevedendo tutte le misure precauzionali generali e specifiche normativamente previste ed individuate nella normativa vigente, ossia nelle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche” pubblicate dal Ministero della Salute con Ordinanza 1 aprile 2022 e nella successiva Ordinanza del 28 aprile 2022 sull’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
In particolare, sull’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, quest’ultima ordinanza prescrive le mascherine in alcuni contesti mentre per il resto delle attività sociali l’utilizzo delle stesse risulta raccomandato.
Ne consegue che l’uso dei dispositivi delle vie respiratorie previsto nelle linee guida dell’Ordinanza del 1° aprile si deve considerare raccomandato in quei settori nei quali l’Ordinanza del 28 aprile non ne prescrive l’obbligo, ma esclusivamente lato clienti/fruitori dell’attività o del servizio per i quali l’uso è solo raccomandato; in particolare si fa presente che è raccomandato in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.
Nel merito dei luoghi di lavoro, dopo dell’incontro tra le Parti sociali, considerando la situazione epidemiologica attuale, si fornisce l’indicazione di mantenere nel protocollo aziendale l’uso delle mascherine nelle professioni/mansioni e in tutte quelle situazioni che non permettono di mantenere una utile distanza interpersonale (1 metro) fra le persone/lavoratori/clienti.
Pertanto, in tali situazioni, il datore di lavoro mantiene la previsione di utilizzo per il lavoratore della mascherina chirurgica o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore se previsti nel protocollo aziendale.
Lato cliente/fruitore, per le attività o servizio in cui l’uso delle mascherine non è prescritto, si ritiene ragionevole consigliare al datore di lavoro di raccomandarne fortemente l’uso al cliente/fruitore nel caso che non sia garantita una distanza di almeno 1 metro da altre persone.
Le parti hanno convenuto di fissare un nuovo incontro entro il prossimo 30 giugno per verificare l’opportunità di apportare i necessari aggiornamenti al testo del Protocollo connessi all’evoluzione della situazione epidemiologica.
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