Bologna, 20 ottobre 2010. CNA Federmoda grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna ed alla collaborazione di ICE, porterà sulla passerella allestita presso il MOCA di Shanghai nella sfilata del 27 ottobre – a chiusura di Expo Shanghai, il principale evento mondiale in calendario per il 2010 – le creazioni di 13 imprese della regione. Si tratta delle collezioni moda di: 9.2, Artico, Ascot, Ave Caprice, Bruno Magli, Classe Ducale, Coccole Italia, Delves JK, Emmanuel Schvili, Grandifur, Lacompel, Le Fate, Made in BO. Sotto la direzione artistica di Roberto Corbelli e la regia di Candy Huang, la sfilata "Dressed for all Seasons" presenterà ad un pubblico selezionato di buyers e stampa, le collezioni per l'autunno-inverno 2010/2011 e per la primavera-estate 2011 di abbigliamento e maglieria donna, abbigliamento uomo, lingerie, calzature, pellicce, capi in pelle, bigiotteria e accessori moda dell'Emilia Romagna.
"La sfilata di moda delle imprese emiliano-romagnole a Shanghai – dichiara Ruben Sacerdoti, responsabile del Servizio Internazionalizzazione della Regione – rappresenta l'evento di chiusura delle iniziative regionali all'Expo. Un calendario che ha visto susseguirsi nell'arco dei sei mesi della manifestazione 30 iniziative promozionali per la valorizzazione delle principali filiere produttive dell'Emilia-Romagna con il coinvolgimento di circa 150 imprese".
L'iniziativa intende offrire una grande opportunità di visibilità al nostro sistema produttivo del tessile, abbigliamento, pelle, cuoio e calzature. "L'obiettivo che si intende perseguire- spiega Antonio Franceschini, responsabile CNA Federmoda a capo della delegazione di imprese che sarà presente la prossima settimana in Cina – è incrementare la competitività della aziende del settore, in quanto fanno parte di un sistema italiano di produttori che contraddistinguono i prodotti per qualità, innovazione e sono l'interpretazione dell'italian life style. La sfilata sarà accompagnata da momenti di incontro con operatori commerciali al fine di supportare la penetrazione commerciale delle nostre imprese nel mercato cinese".
Da diversi anni ormai sono in corso esperienze tese ad affrontare questo mercato, una realtà economica che per la nostra regione ha segnalato un dato in controtendenza nell'anno 2009, registrando un aumento del 3,3%. Già in passato sono state realizzate diverse iniziative promozionali nel Paese asiatico per consentire alle imprese di realizzare nuove soluzioni promozionali per posizionare i propri prodotti ed incontrare operatori commerciali cinesi in alcune delle città di riferimento per la promozione commerciale dei prodotti moda: Pechino, Shanghai e Dalian. "La Cina rappresenta sicuramente una delle realtà di riferimento per i prossimi anni, una realtà – prosegue Franceschini – che sempre più si imporrà nel mondo sia come polo competitivo, quindi concorrente, che come mercato potenziale. Portare su una passerella appositamente allestita presso il MOCA (Museum of Contemporary Art) di Shanghai una presentazione delle collezioni moda di 13 nostre imprese è estremamente significativo. Quella cinese è una realtà che nei prossimi anni si proporrà nel contesto internazionale con un capitale umano dotato sia dal punto di vista intellettuale che dal punto di vista di capacità di spesa, se si pensa che nel 2020 la disponibilità media di capitale fisico per persona sarà pari a quella in seno all'UE. Per il mercato dei beni di lusso è prevista una crescita del 30% per 2011; si stima che entro i prossimi 5 anni la sola cosiddetta China Mainland (escluso il territorio di Hong Kong) diverrà il 3° mercato mondiale per questo tipo di generi di consumo. In questo ambito gran parte è costituita dai prodotti moda, un mercato che già quest'anno rappresenterà per i prodotti dell'abbigliamento e degli accessori moda un valore di 53 miliardi di euro. Nel breve periodo il mercato dei prodotti moda di alto livello è dato in crescita con stime di aumento del 18% per prodotti in pelle e accessori e del 16% per l'abbigliamento".
In Emilia Romagna sono circa 8mila le imprese operanti nel settore moda. Il tessile-abbigliamento-moda é il terzo per numero di addetti (con una significativa presenza femminile pari al 70% della forza lavoro) dopo metalmeccanica e alimentazione ed il terzo per valore delle esportazioni, dopo metalmeccanica e ceramica. In termini di fatturato ed export, presenta dati migliori rispetto alla media nazionale. L'Emilia Romagna rappresenta un caso interessante di convivenza di modelli produttivi diversi, molto ben caratterizzati sul piano territoriale.
Le strategie seguite dalle aziende emiliano romagnole hanno visto un progressivo e continuo processo di qualificazione del prodotto (in termini di qualità, stile e contenuto moda), che ha determinato un complessivo riposizionamento del settore su fasce di mercato più elevate. L'aspetto interessante è che il processo di qualificazione del prodotto ha coinvolto in modo generalizzato tutte le tipologie di imprese, sia quelle piccole che quelle di maggiori dimensioni. L'investimento realizzato dalle imprese nella fase di ideazione e progettazione dei prodotti ha determinato, oltre all'incremento della qualità delle produzioni, anche un significativo ampliamento della gamma dei prodotti offerti. Negli ultimi anni, la varietà dei prodotti, e la loro variabilità è aumentata notevolmente, e questo rappresenta uno dei principali punti di forza della produzione emiliano romagnola ed una delle più importanti ragioni del successo sui mercati esteri. Un dato significativo: il campionario annuale dell'industria dell'abbigliamento emiliano-romagnolo quasi raddoppia nell'ultimo decennio. A partire dagli novanta, i caratteri tipici della produzione regionale, rappresentati dalla realizzazione di prodotti per donna ad elevato contenuto moda, elevata qualità e in produzione limitata, si accentuano ulteriormente, mettendo in evidenza una vocazione specifica dell'industria regionale verso prodotti rappresentativi del miglior Made in Italy ed Italian style.
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