Innovare è cambiare "qualcosa" per avere un effetto positivo, qualunque sia l'entità o la modalità con cui tale effetto concretamente si manifesti: un nuovo prodotto, servizio, processo o modello di business.

Si parla molto di innovazione e molti sono gli aspetti critici, le leve e gli strumenti che si devono prendere in considerazione, ma la complessità dell'innovazione non può essere l'alibi per rinunciare a governarla, sia dal punto di vista del singolo innovatore, sia dal punto di vista del sistema dell'innovazione di un paese o di un territorio, che deve costantemente monitorare l'impatto concreto delle sue politiche in questo settore. Diventa così vitale promuovere l'innovazione e per farlo occorre coniugare passione con competenza, metodo con inventiva e intuizione, investimenti con organizzazione e governance. Premesse che hanno accompagnato un partecipato incontro "Innovazione e Made in Italy. L'impresa al centro" organizzato da Cna presso il Palazzo dei Congressi di Rimini che ha visto confrontarsi imprenditori vogliosi di condividere e mettere a sistema le rispettive storie ed esigenze. Un valore sicuramente aggiunto. Da tempo in questo senso la Regione Emilia Romagna declina concretamente il concetto di rete mettendo in contatto imprese e mondo della ricerca universitaria. Un approccio diventato strategico con le 93 reti d'impresa nate che hanno dato l'opportunità a chi ha un buon progetto di trovare le giuste sponde. Stravolta l'idea dell'impresa chiusa nel proprio recinto intenta a custodire saperi e prassi. Oggi è sempre più necessario aprirsi. Insomma un nuovo modo di fare impresa, ed questa la difficoltà maggiore perchè in fondo come ricordava Dee Hock fondatore di Visa "Il problema non è mai come farsi venire in mente qualcosa di nuovo e innovativo ma come eliminare le convinzioni vecchie".

Avrà pensato a questo Paolo Terenzi di Cereria Terenzi nel trasformare la sua azienda che per tre generazioni e per più di 40 anni ha venduto candele in un mercato tutto incentrato sulla politica del prezzo al chilo. "Eravamo ossessionati dal fatturato ma non è quello che crea profitto bensì il margine". Davanti a questa consapevolezza di voler uscire dall' "oceano rosso" fatto di colpi al ribasso Terenzi ha preferito ricavarsi un mercato di nicchia, "un'oceano blu". "E' stato un cambiamento prima di tutto culturale. Noi ora non vendiamo un prodotto ma la terapia dell'aria, una consulenza che non ha concorrenti nel mondo e che ci ha portato a confrontarci con realtà come Bmw e Mercedes" Nulla di cui sorprendersi se è vero che l'86% dei nostri acquisti vengono influenzati dall'olfatto.

Anche Nicola Vitullo di Fibrae et Terram Engineering, fresco associato di Cna cerca una rete per dare gambe ad un settore come quello dell'edilizia in grande difficoltà. "In Africa ci sono grandi opportunità di sviluppo e c'è bisogno di case, alcune realtà sono simili all'italia del boom economico e c'è bisogno di case" Per potere abbattere costi e competenze della manodopera l'idea è quella di elementi modulari realizzati in fabbrica evitando l'intervento in cantiere di carpentieri e ferraioli. In tutte le sue applicazioni costruttive il nostro pannello costituisce il muro portante delle abitazioni unendo verticalmente un livello. Esso già da progetto e produzione ha un'altezza definita ed una sua numerazione. Questa identificazione gli consente di essere collocato senza equivoci nell'assemblaggio di una parete, la quale è illustrata e riportata su uno schema elaborato cartaceo "costruttivo" che è chiamato abaco". Un'azienda che ha un approccio innovativo e che per quanto riguarda il territorio italiano, ha in essere ben quattro domande di brevetto per Invenzione Industriale, depositate tra il 2011 ed il 2013.

E' arrivato fino nelle Antille Olandesi Ascanio Rodorigo della riminese Vyrus a vendere un esemplare delle sue moto ipertecnologiche ma d'altronde per chi ha piazzato le sue fuori serie in caso di Tom Cruise non esiste mission impossible "In quel posto non ci sono neanche le strade ma in giro per il mondo mi sono creato un mercato unico dove non ho concorrenti con persone disposte a spendere 10 volte in più rispetto ad una moto di pari cilindrata ed anche solo per esporla in salotto come un'opera d'arte". Alla base non c'è solo il capriccio di qualche miliardario bensì anche l'innovazione di un'azienda come la Vyrus che grazie ad una componentistica studiata in ogni dettaglio rende possibile la costruzione di gioielli su due ruote con un peso inferiore di 50 chili rispetto alla norma. " Questo alto grado di eccellenza" conferma Rodorigo "Non ci deve sorprendere perchè nel nostro territorio in 100 Km sono raggruppati l'80% dei marchi mondiali di moto. Abbiamo una storia ed una tradizione unica che attraverso il coinvolgimento di giovani progettisti e artigiani ci mettono nelle condizioni di essere altamente innovativi".

Ed è proprio l'innovazione assieme, assieme allo sviluppo delle risorse interne e la stabilità finanziaria la ricetta del successo di Enzo Pezzi di Anauia. Arrivato a Villa Verucchio dal Trentino nel 2006 ha saputo attraverso una continua analisi del mercato mettere in produzione una serie di pareti manovrabili insonorizzate capaci di trovare un importante consenso nel mercato tanto da essere scelte anche dal Team Ferrari "Una grande soddisfazione per la nostra azienda. Essere con la logistica al fianco di un marchio come quello del Cavallino, votato da sempre alla ricerca e all'innovazione, è stato un riconoscimento di un grande lavoro portato avanti quotidianamente".

Racconti ed esperienze che si sono intrecciati dando vita a nuovi incontri tra aziende ed opportunità, sullo sfondo la volontà di guardare avanti mettendosi in discussione in modo positivo. Troppo spesso si sente dire "Abbiamo sempre fatto così" è il modo più pericoloso di dare gambe ai propri progetti perchè in tempi di cambiamenti rapidi l'esperienza può anche essere un nemico, in fondo la difficoltà non sta nel credere alle nuove idee ma nel rifuggire le vecchie.

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