Cresce ancora il numero degli anziani in Emilia Romagna. Le previsioni demografiche indicano nel periodo 2010-2030 una crescita complessiva della popolazione anziana (65 anni e oltre) che potrebbe superare il 20%. In particolare, l'incremento sarà concentrato sui grandi anziani che aumenteranno di quasi il 29%: fra 20 anni, circa un terzo degli anziani residenti in regione avrà più di 80 anni.
Gli anziani residenti in Emilia Romagna al 1° gennaio 2011 sono oltre 986 mila, pari al 22,3% del totale della popolazione regionale. Gli ultrasettantacinquenni sono circa 517 mila (11,7% della popolazione complessiva) e le persone che hanno superato gli ottant'anni risultano 314.652 (7,1%).
"I dati – spiega Giovanni Giungi, Presidente regionale di CNA Pensionati – ci dicono che tra la popolazione anziana residente nella nostra regione il 18% presenta segni di fragilità, mentre il 12% è costituito da persone con disabilità, pari a una stima di 116 mila persone. Cresce e si evolve di conseguenza la domanda di assistenza e cura".
CNA Pensionati Emilia Romagna, che associa 58.544 pensionati in regione, ritiene che si debba puntare su un nuovo welfare integrato nelle sue componenti che possa assicurare la presa in carico degli anziani.
"Serve un nuovo welfare – prosegue Giungi – in grado di far fronte ai bisogni differenziati e complessi degli anziani, bisogni in buona parte legati all'allungamento dell'aspettativa di vita. Occorre varare misure adeguate all'invecchiamento della popolazione commisurando le risorse ai bisogni sempre crescenti degli anziani".
"Intendiamo proseguire il confronto con la Regione Emilia-Romagna, – sottolinea il Presidente di CNA Emilia Romagna, Paolo Govoni – per conoscere le prospettive del nostro welfare regionale, del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza e delle misure per la domiciliarità, compresi gli interventi a favore dei caregiver familiari. Tutto ciò anche in esito agli impatti che la Legge di Stabilità 2014 avrà sul nostro sistema di welfare".
Occorre varare misure di welfare adeguate all'invecchiamento della popolazione commisurando le risorse ai bisogni sempre crescenti dei pensionati e degli anziani. Resta alta l'attenzione anche sui provvedimenti di carattere fiscale, quali la rivalutazione delle pensioni fino ai 1.486 euro, la indicizzazione delle pensioni e la salvaguardia del potere di acquisto che è essenziale per mantenere un invecchiamento dignitoso.
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