Con la presente comunicazione riteniamo necessario chiarire una volta per tutte lo stato di salute
dell'intero sistema associativo e il progetto su cui si sta lavorando, per evitare altre inutili
strumentalizzazioni.
E' fuori luogo e fuori dal nostro tempo chi evoca lo scontro tra imprenditori e lavoratori adottando
questo schema anche per CNA, laddove non esiste un "padrone" ma dipendenti scelti dagli
imprenditori dirigenti, che si sono fatti carico di creare le condizioni necessarie per un'operazione di
risanamento, partendo, è bene ricordarlo, da una perdita economica che solo nella società
cooperativa di servizi e altre collegate supera i 2 milioni di euro.
Numeri ereditati dalla precedente gestione che non ha mai avuto la consapevolezza della necessità
di riorganizzare e ristrutturare l'intero assetto associativo. Continuare a gestire l'associazione con le
modalità passate significava decretarne la fine. Prendere piena consapevolezza delle condizioni
ereditate e assumerci la responsabilità di cambiarle è stato ed è il compito di una Direzione
responsabile che da subito ha cercato il dialogo e il sostegno del sistema nazionale e regionale.
La complessità della situazione richiedeva interventi ponderati e strutturali, non certamente azioni
di supporto estemporaneo e improvvisate come fatto in passato. Si sono dunque valutate una
pluralità di soluzioni di carattere societario e organizzativo ed è stata conclusa l'analisi sulla
quantificazione delle risorse (non solo economico/finanziarie) necessarie e sulla definizione delle
procedure appropriate (dal punto di vista istituzionale e giuridico) per intervenire.
Tutta l'attività del 2014 è stata impostata per mettere in condizione CNA di ripartire nel 2015 con
una struttura snella, efficace e tarata sulle proprie entrate e senza uso di ammortizzatori sociali, alla
ricerca dunque di un equilibrio economico/finanziario necessario a qualsiasi azienda o associazione.
Passaggi inevitabili e dolorosi che hanno riguardato purtroppo anche il personale dipendente con il
quale il dialogo è stato da subito chiaro e trasparente al punto che la stragrande maggiornaza dei
lavoratori nel mese di agosto aveva approvato e condiviso il percorso con lo staff di direzione.
Sono al momento 25 le lettere di licenziamento inviate ma il numero totale degli esuberi sarà
definitivo solo dopo aver verificato i risultati di chiusura del 2014 e avere chiaro il quadro di
ripartenza.
Aver continuato a garantire la nostra consueta qualità di servizi e rappresentanza grazie ai sacrifici
di tutti i lavoratori dipendenti ci ha permesso di rimanere punto di riferimento per 4.800 associati e
per 3.300 aziende clienti con servizi che possono stare tranquilli per il presente e per il futuro e
continuare a contare dunque su un'Associazione che nella difficoltà ha dato il meglio di sé.
In questo contesto stiamo costantemente dialogando con il sistema regionale e nazionale certi che in
ambito di area vasta romagnola possa nascere un sistema di rappresentanza integrato più forte ed
efficace, che valorizzi sempre più il concetto di squadra e abbandoni la logica dei solisti.
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