E' quanto sostenuto oggi, nel corso del Convegno "Professioni non regolamentate. Un appello alla trasparenza", che si è svolto, a Roma, presso la Camera dei Deputati.
"Costruire, nel nostro Paese, un sistema professionale pienamente rispondente ai principi e ai criteri richiamati dall'Unione Europea: quelli della conoscenza e della formazione a cui si devono uniformare tutti i soggetti che operano nel mercato". E' la linea sostenuta da Cna Professioni, la sigla che comprende ben 22 associazioni rappresentative di diverse categorie professionali, (dai naturopati ai tributaristi, dai periti in infortunistica stradale ai bioingegneri), nel corso del Convegno "Professioni non regolamentate. Un appello alla trasparenza" che si è svolto oggi, a Roma, presso la Camera dei Deputati.
"Un'iniziativa, quella odierna – ha dichiarato Giorgio Berloffa, presidente di Cna Professioni – voluta per porre l'accento sull'approvazione della proposta di legge "Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi", che è attualmente all'esame della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati".
"Si tratta di un provvedimento atteso da anni da parte di una platea composta da quasi due milioni di professionisti – ha spiegato Berloffa – che operano e intendono continuare ad operare nel mercato in un regime di piena concorrenza, senza beneficiare di alcuna rendita di posizione. In tal senso, il sistema di qualità professionale previsto dalla norma potrà fornire indicatori validati da enti terzi, utili a consentire la tracciabilità del percorso professionale e, quindi, in grado rispondere a tre semplici domande: chi sa fare cosa? come lo sa fare? come ha imparato a farlo?".
"Oggi il sistema della qualità professionale è diventato un elemento essenziale della società e del mercato. – ha affermato Gabriele Rotini, coordinatore nazionale di Cna Professioni – E quindi, l'idea di promuovere la qualità dei servizi professionali attraverso un sistema normativo UNI che, in linea con le più evolute esperienze europee, riconosca le prassi e i saperi attraverso lo strumento della certificazione, può finalmente rimuovere gli ostacoli che hanno fin ora bloccato la riforma delle professioni e che, di fatto, hanno lasciato i cittadini privi delle necessarie garanzie di qualità".
"L'adozione e il buon funzionamento di norme tecniche sulla qualità e sulla verifica dei requisiti per l'esercizio delle attività professionali – ha concluso Rotini – possono aiutare a superare l'empasse della riforma del settore, facendo finalmente emergere professioni ormai vitali nell'economia italiana, eppure tutt'ora costrette nel limbo del mancato riconoscimento".
Ecco, nel dettaglio, l'elenco delle 22 associazioni professionali di Cna Professioni: Associazione Nazionale Garanzia della Qualità (ANGQ), Associazione Bioingegneri (AIBO), Associazione Esperti Sicurezza sul Lavoro (AIESIL), Associazione Italiana Naturopatie (AIN), Associazione Arterapeuti (ARTE), Associazione Nazionale Tecnici Emodialisi (ANTE), Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale (ANEIS), Associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti (APIART), Associazione Italiana dei Clinical Monitors (ASSOMONITOR), Associazione degli Operatori Professionisti Omeosinergetici (APOS), Associazione Professionale dei Comunicatori (ASSO.PRO.COM.), Collaboratori Politico Istituzionali Italia (COPI ITALIA), Confederazione Nazionale degli Investigatori Privati (CONIPI), Associazione Counselor Professionisti (COUNSELOR), Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), Associazione Professioni Chiropratica (FELCON), Associazione Nazionale Tributaristi (LAPET), Associazione Naturopati (NATURALITER), Registro degli Osteopati d'Italia (ROI), Associazione Tecnici Sport Disabilità (SPECIAL OLYMPICS), Unione Nazionale Chinesiologi (UNC), Collegio Lombardo Periti Esperti Consulenti.
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