Al convegno di questa mattina i Presidenti Malavasi e Roveri hanno chiesto una parificazione completa del carico contributivo tra i lavoratori autonomi con partita IVA ed i lavoratori dipendenti.
Se oggi la disoccupazione in Italia é scesa al 6,8%, contro una media Ue del 7,2, “é anche merito del lavoro autonomo, il quale, grazie alla propria flessibilità, pagata anche in termini di vulnerabilità, non rinuncia a perseguire la strada della libera professione”. A tutto ciò però fa da contraltare “la mancanza di un riconoscimento in termini di rappresentanza sociale”. Queste alcune delle conclusioni a cui giunge ‘Le nuove professioni’, ricerca commissionata da CNA InProprio per scandagliare in profondità la realtà composita della piccola imprenditoria e presentata questa mattina ad un convegno. Per il rilancio di questa realtà il Presidente di CNA InProprio, Giorgio Roveri, ha sollecitato la costruzione di un modello di welfare “in grado di affiancare l’innovazione del sistema produttivo, e non semplicemente un allargamento a nuove figure professionali”. In questo ambito, ha ribadito, “sarebbe opportuno prevedere uno stesso carico contributivo tra lavoro autonomo e lavoro dipendente”. Allarmante il quadro fatto da Franco Lotito, del Consiglio Indirizzo e Vigilanza dell’Inps. “Le previsioni di fine anno ci dicono – ha spiegato – che per la prima volta dal 1996 si è verificata una flessione di 58 mila posizioni tra gli iscritti alla gestione separata. Un fenomeno – ha rilanciato – che andrebbe valutato per capire se ci troviamo o meno di fronte a una nuova tendenza del mercato”. Pronta la risposta del senatore di Forza Italia ed ex sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi: “nessuna nuova tendenza, si tratta soltanto di una risposta all’aumento contributivo – ha spiegato – a cui molto probabilmente farà seguito un aumento del sommerso”. Sulla stessa linea il Presidente della CNA Ivan Malavasi: “il lavoro subordinato – ha affermato in conclusione dell’incontro – non deve essere demonizzato. Non bisogna dimenticare infatti che esso rappresenta una forma embrionale di lavoro autonomo, attivo molte volte proprio nell’ambito del manifatturiero, che rappresenta ancora oggi una carta straordinaria per lo sviluppo del Paese”.Vedi web
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