CNA-SHV Unione degli Artigiani e delle Piccole e Medie Imprese esprime apprezzamento per la riattivazione del tavolo di concertazione tra la Provincia e le parti sociali, più volte auspicato, per discutere congiuntamente sulle misure da adottare sia per limitare il contagio da Covid sia per tenere in piedi le aziende e salvare i posti di lavoro.
All’incontro, tenutosi il 3 febbraio, hanno partecipato il presidente di CNA-SHV, Claudio Corrarati, e il direttore Gianni Sarti, il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, l’assessore Thomas Widmann e i dirigenti sanitari Zerzer e Bertoli.
A fronte di una situazione fortemente critica per la pressione ormai al limite sul sistema sanitario, l’associazione rileva comunque grande soddisfazione nella disponibilità dell’amministrazione provinciale a valutare la proposta di non chiudere le attività artigianali, comprese quelle di cura della persona (parrucchieri e centri estetici), qualora venissero applicate ulteriori misure restrittive, pur se con la necessità di rivedere e rendere ancor più stringenti i protocolli di sicurezza e più efficaci i controlli.
Preoccupazione viene invece espressa per le tante incertezze sui ristori passati, presenti e futuri, visto che i parrucchieri, chiusi a novembre nonostante il Decreto legge nazionale ne consentisse l’apertura, non hanno ricevuto versamenti né dallo Stato né dalla Provincia. Demandare la soluzione a un ipotetico Decreto Ristori Quinques o a soluzioni provinciali non ben definite non aiuta a rasserenare il clima e a tranquillizzare gli operatori economici.
Inoltre, CNA-SHV ha ribadito l’urgenza di coinvolgere le parti sociali nella revisione ed attuazione del Recovery Plan provinciale, proposta che ha ricevuto risposta positiva dalla Provincia.
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