Amministratori della Valconca ed imprenditori a confronto per il rilancio dell’economia del territorio. Un appuntamento in videoconferenza organizzato da CNA per favorire il continuo confronto tra imprenditori e istituzioni.In collegamento Riziero Santi, Presidente della Provincia e Sindaco di Gemmano e i colleghi Sindaci Giorgio Ciotti (Morciano) Mirna Cecchini (San Clemente) e Dilvo Polidori (Saludecio), i quali tutti hanno apprezzato l’iniziativa per la possibilità di interagire direttamente con chi fa impresa.
Mirco Galeazzi, Presidente di CNA Rimini, ha sottolineato alcuni elementi positivi presenti all’interno del decreto rilancio: come l’Ecobonus, i contributi a fondo perduto per le imprese che hanno registrato un calo di fatturato e il taglio dell’IRAP. Permangono però per CNA alcune criticità. Rispetto il sostegno centrale prima di tutto l’Art. 112 che escluderebbe Rimini dai 200 milioni stanziati per le province più colpite e la forzata attesa del Decreto sul Turismo. Si attende inoltre anche la definitiva risoluzione, con un riscontro normativo, per modificare l’art. 42 del Cura Italia, come richiesto a gran voce da CNA, che ancora declina il Covid-19 ad infortunio sul lavoro mentre la circolare dell’INAIL di qualche giorno fa è in linea con la posizione critica di CNA.
Dal punto di vista locale le richieste sono state sintetizzate da Matteo Fabbri, nuovo responsabile CNA Cattolica Valconca, il quale ha rilanciato la rimodulazione della TARI invece della semplice sospensione: nei mesi di chiusura le imprese non hanno prodotto rifiuti quindi non devono pagare. Serve mettere complessivamente le aziende nelle migliori condizioni per ripartire incidendo, per quanto possibile, sull’abbassamento dell’IMU/TASI e soprattutto nel cercare di sveltire i processi burocratici.
Meno burocrazia a tutti i livelli è quanto hanno chiesto tutte le aziende collegate in videoconferenza, tradotto in chiave locale: meno burocrazia su urbanistica e cantieristica, già dall’applicazione dell’Ecobonus. Poi il drammatico appello in merito alla liquidità. La burocrazia ostacola in modo assurdo le misure del Governo per rimettere in circolo liquidità mentre invece le imprese hanno bisogno di liquidità e ne hanno bisogno velocemente.
Sollecitazioni recepite dagli amministratori intervenuti con Riziero Santi che ha puntualizzato come sia già in atto un coordinamento a livello provinciale per chiedere la rimodulazione della TARI ed escludere il pagamento per i mesi di chiusura. Condiviso da tutti i sindaci l’impegno a velocizzare i processi burocratici, senza venir meno però ai principi di trasparenza e di correttezza. Stessa assonanza sulle aspettative rispetto il Decreto Turismo per le sue importanti ricadute previste anche sulla Valconca, un territorio con grande appeal per le bellezze dei suoi borghi e delle sue valli con grande vocazione turistica e quindi da valorizzare meglio.
Condivisa da tutti gli amministratori la delusione rispetto l’esclusione di Rimini dall’importante finanziamento previsto dall’art. 112 mentre ogni primo cittadino rispetto IMU e TASI dovrà valutare in base ai singoli bilanci. Sullo sfondo del dibattito è stato ricordato l’enorme sforzo da parte della Provincia durante il lockdown, un impegno collettivo da non vanificare con l’ulteriore collaborazione di tutti per evitare che la curva risalga.
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