“L’incontro conoscitivo del progetto di ampliamento del Polo Funzionale Adriatico svoltosi ieri con il Sindaco di Misano, Stefano Giannini, ha rafforzato la nostra preoccupazione per le sorti del commercio nella nostra Provincia” dichiara in modo diretto Mirco Galeazzi Presidente di CNA.
“Quando si parla di una forma di grande distribuzione di ultima generazione: “Il parco commerciale”: un’aggregazione di negozi di grandi e medie dimensioni spesso utilizzati in maniera funzionale all’e-commerce in realtà si parla di un altro grande competitor del piccolo commercio dei centri storici e dei centri commerciali naturali”.
Si darà attuazione ad una programmazione urbanistica datata e risalente ad oltre un decennio fa, basando tutto l’interesse pubblico sullo scambio fra nuova edificazione ed opere pubbliche, seppur necessarie. La realizzazione del prolungamento di via Del Carro a Misano, collegandola con la parte a mare della ferrovia, deve trovare altri canali di finanziamento e non può essere il motivo per costruire decine di migliaia di metri quadrati di commerciale.
La preoccupazione di CNA aumenta in considerazione di altre previsioni di aumento di superfici commerciali sul nostro territorio: la variante al RUE di Riccione dello scorso anno nella zona artigianale, la realizzazione di altre decine di metri quadrati dell’outlet del lusso di San Marino, che se anche fuori dai confini nazionali avrà forti ripercussioni sulla nostra provincia.
“Stupisce che di fronte al trend in atto di declino dei centri commerciali, a livello mondiale e nazionale, ci si ostini ancora a considerarli innovazione commerciale e attrazione turistica” continua Galeazzi “ Il turismo commerciale si fa creando flussi e strutture idonee alla promozione delle eccellenze del territorio a livello internazionale; noi riteniamo invece che sottraggono ricchezza al territorio, trattenendo nelle loro casse la maggior parte della spesa dei consumatori, lasciando le briciole alle piccole attività che chiuderanno le loro botteghe spopolando i centri storici che verranno sostituiti da questi “non luoghi” privi di storia e di relazioni. Questi colossi gli utili li reinvestiranno nella costruzione di altri centri commerciali e non sul nostro territorio”.
CNA crede che l’uso del territorio vada ripensato in linea con gli obiettivi della nuova legge urbanistica regionale che tende al consumo zero. Chiede alle Pubbliche Amministrazioni la promozione di vere forme innovative di insediamento commerciale attraverso una disciplina commerciale, urbanistica ed edilizia coerente con le esigenze di rilancio qualitativo delle città, di rinnovare i tessuti urbani esistenti, in particolar modo nelle zone centrali. Oggi con i nuovi scenari non basta reagire adattandosi, ma bisogna cercare e attuare una visione strategica di lungo periodo.
Richiedi informazioni verrai contattato nel piu’ breve tempo possibile