E’ stata finalmente sottoscritta il 27 febbraio 2008, a Roma presso il Ministero del Lavoro, l’Ipotesi di Accordo per il rinnovo del CCNL per l’artigianato metalmeccanico e installazione impianti.
L’Accordo che riguarda oltre 400.000 dipendenti delle aziende artigiane dei settori metalmeccanica di produzione, installazione impianti ed autoriparazione, giunge dopo quasi 18 mesi di difficili trattative e con la mediazione del Ministero del Lavoro, che ha assistito alle ultime sedute da circa un mese a questa parte.
Si tratta di un accordo molto limitato per quanto riguarda la parte normativa, che resta circoscritta ai punti sui quali è stato possibile pervenire ad una condivisione senza compromettere definitivamente le possibilità di un accordo.
La mediazione raggiunta è da considerarsi sicuramente positiva per la parte datoriale se rapportata alla gravosità delle richieste contenute nella piattaforma che ci era stata sottoposta a suo tempo da parte di Fiom/Fim/Uilm e alla linea rivendicativa molto rigida da essi perseguita, che si differenziata parecchio da quella tenuta su altri tavoli di rinnovo contrattuale dell’artigianato.
Per quanto riguarda il tema più ”caldo”, quello della retribuzione degli apprendisti, l’irrigidimento sindacale conseguente all’esito del famoso “interpello” richiesto dalla Fiom al Ministero del Lavoro ha impedito un accordo sull’apprendistato professionalizzante simile a quello definito positivamente sugli altri tavoli contrattuali di settore, ma abbiamo insistito per ottenere all’interno dell’accordo una norma di rinvio che impegna le parti a disciplinarlo entro il 31 Maggio 2008 assieme ad altri istituti importanti quali il part time e i contratti a tempo determinato.
Sul piano strettamente economico, oltre alla rinuncia sindacale ad alcune richieste contenute in piattaforma quali la rivalutazione degli scatti d’anzianità, l’aumento della quota di riduzione annua dell’orario di lavoro, l’aumento dell’indennità di trasferta e reperibilità, ecc. possiamo sicuramente parlare di aumenti salariali contenuti e in linea con quanto stipulato negli altri settori dell’artigianato, tantopiù tenendo in considerazione il fatto che vanno a coprire ben quattro anni di carenza e che nel frattempo il recente rinnovo del CCNL metalmeccanica industria ha definito aumenti salariali più elevati calcolati sul biennio.
Tenendo a riferimento il 5° livello, l’aumento salariale totale corrisponde a 108 Euro mensili scaglionati in due tranches di pari importo con decorrenza Marzo e Dicembre 2008, riferiti tassi d’inflazione convenzionalmente concordata.
Anche l’una tantum, a totale copertura del periodo pregresso e parzialmente riassorbibile, è contenuta in 410 Euro lordi erogabili in due tranches di pari importo delle quali l’ultima nel Febbraio 2009,da cui comunque devono esere detratti gli importi dati a titolo di AFAC.
In definitiva la stipula dell’accordo, al quale era comprensibilmente collegato un particolare significato simbolico trattandosi del settore manifatturiero più importante e rappresentativo, salvaguarda la tenuta complessiva delle relazioni sindacali nell’artigianato, porta a completamento la stagione dei rinnovi contrattuali per quanto riguarda i settori di competenza dell’Unione CNA Produzione e non compromette, ma anzi auspichiamo imprima slancio alla contrattazione di secondo livello con particolare riguardo ad accordi economici integrativi collegati effettivamente alla produttività aziendale.
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