Le imprese associate lamentano la sleale concorrenza che stanno subendo da parte di "abusivi" che esercitano "in nero", senza alcuna autorizzazione ed evadendo completamente ogni forma di tributo e tassa. Un problema particolarmente pesante in questo periodo in cui le imprese regolari faticano a star sul mercato perché gravate da continui oneri e adempimenti e da una pressione fiscale che è ben superiore al 50%. Per non parlare di affitti e rifiuti speciali da smaltire oltre alla normale tassa rifiuti, alla SIAE per l'utilizzo di un normale apparecchio radio a cui si è aggiunto adesso un ulteriore pagamento al consorzio dei fonografici.
Ma chi sono gli abusivi? Principalmente quegli imprenditori che chiudono l'attività e continuano a lavorare a domicilio in nero senza problemi, quelli che vanno in pensione, i dipendenti che lavorano in regola nei weekend o gli stagionali. Un fenomeno antico, ma che in questo periodo, anche per effetto della crisi economica, si è ulteriormente aggravato.
Per contrastare questa grave situazione, CNA intende mettere in campo diverse azioni di contrasto a cominciare dal denunciare alle autorità di controllo i casi segnalati dai nostri iscritti, ad agire con l'ente locale perché rafforzi i controlli e si renda parte attiva perché nel territorio affinché ci sia una campagna di sensibilizzazione dell'utenza sui rischi che si nascondono dietro l'abusivismo.
Rischi per la salute legati alla scarsa professionalità per mancanza di aggiornamento e formazione degli abusivi, ai locali spesso non idonei, all'attrezzatura, alla qualità dei prodotti utilizzati e alle condizioni di igiene e pulizia ben diverse da quelle previste in un salone professionale.
Come CNA inoltre ci rapporteremo con le altre Associazioni per far approvare in tempi rapidi anche la legge in discussione nel Parlamento per l'esercizio dell'attività di estetista.
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