E’ fissato al prossimo 2 dicembre 2019 (la scadenza del 30 novembre, coincidente con il sabato, slitta al lunedì) il termine per il pagamento della prima o unica rata scaduta della definizione agevolata c.d. “Rottamazione-ter”. Infatti i contribuenti che hanno aderito alla “Rottamazione-ter” entro il 30 aprile e non hanno pagato la prima o unica rata scaduta lo scorso 31 luglio, possono “rimettersi” in regola, saldando quanto dovuto entro il prossimo 2 dicembre.
È quanto stabilisce l’art. 37 del Decreto Legge n. 124 (“Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 252 del 26 ottobre 2019.
Anche i contribuenti che hanno aderito alla “rottamazione-bis” (D.L. n. 148/2017) e che sono rientrati automaticamente nella “rottamazione-ter”, beneficeranno della riapertura dei termini.
Grazie alle nove disposizioni, anche coloro che hanno saldato la prima o unica rata oltre il termine previsto del 31 luglio, non perderanno i benefici della “rottamazione-ter” e potranno proseguire, laddove previsto, con il piano dei pagamenti.
In un recente comunicato dell’Agenzia Entrate Riscossione viene, altresì precisato che il bollettino di pagamento della prima o unica rata è allegato alla “Comunicazione delle somme dovute”, già inviata ai contribuenti che hanno fatto domanda di adesione alla “Rottamazione-ter” entro lo scorso 30 aprile e potrà essere utilizzato per il pagamento.
Per i pagamenti, oltre al servizio “Paga online“, è possibile utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPA.
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