La categoria dei manutentori degli impianti termici da anni si fa carico della salvaguardia della sicurezza dei privati cittadini, a volte assumendosi anche il difficile ruolo di valvola di sfogo delle lamentele dei medesimi.
Da anni, le Associazioni di categoria CNA e CONFARTIGIANATO, cercano con estrema difficoltà di ottenere semplificazioni della burocrazia che mette in difficoltà le aziende, con proposte inerenti sia al miglioramento tecnologico imposto dai tempi, che rispondenti alle difficoltà pratiche di aziende che si trovano spesso disorientate da regole carenti o contraddittorie.
Per fare alcuni esempi:
- la Provincia di Rimini ha avviato un programma di inserimento dati via web. Non potrebbe dunque essere cancellato l'obbligo, tutt'ora in vigore, di compilare documenti cartacei e consegnarli personalmente negli Uffici Provinciali?
- L'installatore deve segnalare alla Provincia le difformità di impianti che mettono a rischio la salute; ma poi, l'ente preposto alla verifica effettua i suoi controlli e prende provvedimenti?
- Ci sono operatori del settore che non si comportano correttamente, ma non risulta che subiscano sanzioni, anzi, continuando ad operare anche in condizioni di concorrenza sleale, sottraggono clienti perché costano meno.
- la Provincia di Rimini è l'unica della Regione che non si è ancora data un proprio regolamento relativo alla sicurezza degli impianti termici, un atto che contribuirebbe a far chiarezza fra le tante disposizioni che regolano il settore e fornirebbe agli operatori qualche certezza in più su cui basarsi.
Su questi temi CONFARTIGIANATO e CNA tornano a chiedere all'Ente provinciale un confronto che, pur annunciato da vari mesi e continuamente sollecitato, nei fatti non è ancora iniziato.
Emiliano Bugli Giovanni Lezzi
Resp.le Prov. CNA Resp.le Prov. CONFARTIGIANATO
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