RIVALUTAZIONE BENI DI IMPRESA – Scadenza UNICO 2004
La Finanziaria 2004 concede una nuova opportunità per rivalutare i beni di impresa Si tratta di una rivalutazione facoltativa ed, ovviamente, onerosa, che può comunque risultare interessante per le aziende che hanno in programma ristrutturazioni o alienazioni di numerosi beni aziendali o anche l’alienazione di un singolo bene iscritto in contabilità ad un valore considerevolmente inferiore a quello reale (es: immobile o beni riscattati).
I soggetti che possono rivalutare i beni sono le imprese, in qualunque forma giuridica svolgano la loro attività ed indipendentemente dal regime contabile adottato.
La rivalutazione deve essere eseguita normalmente nel bilancio al 31 dicembre 2003. e deve riguardare beni che risultino iscritti nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2002 e ancora presenti nel patrimonio aziendale al 31 dicembre 2003; successivamente potranno essere ceduti senza limitazioni.
Il costo della rivalutazione è determinato dall’applicazione dell’imposta sostitutiva del 15% per i beni non ammortizzabili o 19% per i beni ammortizzabili.
Il versamento deve avvenire in tre rate coincidenti con il pagamento delle imposte sui redditi. La prima rata del 50% dovrà essere pagata nel 2004, la seconda del 25% nel 2005, infine la terza del 25% nel 2006.
Effetti
La rivalutazione può determinare, in particolare, i seguenti vantaggi fiscali:
– la possibilità di dedurre maggiori ammortamenti fiscali, per effetto del maggior valore del cespite sul quale vengono calcolate le quote, a decorrere dall’esercizio nel cui bilancio la rivalutazione è eseguita (normalmente il 2003);
– l’eventuale risparmio che si può conseguire in caso di cessione del bene, precedentemente rivalutato, per effetto di una plusvalenza di minor importo;
– l’aumento, dal 1° gennaio 2004, della base di calcolo del limite di deducibilità delle manutenzioni e riparazioni.
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