Rivolgiamo queste parole all’Amministrazione Comunale, agli operatori turistici, ai cittadini e a chi crede che il futuro del nostro territorio passi anche attraverso la sua capacità di essere vivo, attrattivo e aperto.
Riccione è parte di un territorio più ampio, storicamente votato all’ospitalità, all’innovazione e alla capacità di anticipare i linguaggi del turismo contemporaneo.
CNA come associazione di categoria, si riconosce in una visione condivisa e coesa su tutto il territorio provinciale, che vuole fare del turismo moderno uno strumento di crescita sociale ed economica, senza rinnegare le proprie radici. È proprio da queste radici – fatte di relazioni, socialità, identità – che traiamo la forza per comprendere il cambiamento. La voglia di stare insieme, di condividere esperienze e luoghi, è ciò che chiamiamo “marketing relazionale”: un valore distintivo, una ricchezza che dobbiamo continuare a coltivare.
Entrando nel merito della nuova ordinanza sindacale del comune di Riccione si nota subito una miglioria nell’orario di chiusura dell’attività per i chiringuito, di fatto 30 minuti in più, ma una restrizione per i pubblici esercizi: nella precedente ordinanza nei fine settimana l’orario di chiusura era alle ore 02.30, con la nuova si passa alle ore 01.00.
Le procedure proposte per il rilascio dell’autorizzazione di pubblico spettacolo sono penalizzanti per i pubblici esercizi poiché richiedono l’invio della comunicazione agli uffici preposti almeno 20 giorni prima dell’evento che intendono organizzare mentre per le strutture ricettive l’invio della comunicazione di cui sopra è di 5 giorni: fatichiamo a comprendere questa iniquità.
Un provvedimento che, sebbene formalmente legittimo, rischia di minare profondamente la visione di una città turistica moderna, ospitale, capace di dialogare con le nuove forme del turismo contemporaneo.
La notte, la musica, la socialità non sono un problema: sono parte della nostra identità.
Lo sono sempre state. Chi sceglie la Riviera – da generazioni – lo fa per vivere un’esperienza unica, fatta non solo di mare e ombrelloni, ma anche di relazioni, emozioni, momenti condivisi. La musica sulla spiaggia non è solo “rumore”: è cultura popolare, è immaginario collettivo, è un elemento distintivo che ha reso queste località riconoscibili nel mondo.
La notte è anche economia.
È sviluppo per centinaia di imprese, per lavoratori stagionali, per le filiere del food, della logistica, della promozione, del trasporto. È attrattività turistica. È esperienza immersiva. In un momento in cui si parla ovunque di rigenerazione e riposizionamento del turismo balneare, ci chiediamo se davvero sia utile e lungimirante introdurre norme che ne limitano una delle componenti più vitali.
Sappiamo bene che esistono esigenze di quiete e di convivenza.
Ma l’equilibrio tra vivibilità e vitalità si costruisce con il dialogo, la concertazione, la visione condivisa. Non con schematismi burocratici. Serve responsabilità, certo. Ma serve anche fiducia. E soprattutto, serve una strategia.
Una città turistica non può spegnersi quando il sole tramonta.
Soprattutto se vuole attrarre nuove generazioni, giovani imprenditori, creativi, artisti. Serve una cultura dell’ascolto che metta insieme impresa, comunità, amministrazione, per costruire insieme un modello di turismo che sia sostenibile, ma anche vivo, attrattivo, coraggioso.
Abbiamo già avuto occasione di rappresentare le nostre osservazioni all’Amministrazione comunale in diverse occasioni, prendiamo atto di una scelta che non ne tiene conto, auspicando altresì di poter tornare a discutere, confrontarci e correggere in corsa quella che riteniamo una scelta inadatta a Riccione e in generale ad un territorio vocato al turismo e all’ospitalità.
Presidenza Provinciale CNA Rimini Direttivo CNA Riccione
CNA Turismo Commercio
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