Grande apprezzamento da parte del pubblico: per la prenotazione degli ultimi accessi disponibili (ingresso libero su prenotazione, uno spettatore ogni 15 minuti) telefonare allo 339-1923650.
L’ECO DELLA MAREA PERCORSO SENSORIALE A cura di teatro di SensAzioni Maria Costantini e Samantha Turci
per la rassegna IL MARE D’INVERNO promossa da CNA.COMe la collaborazione della Capitaneria di Porto di Rimini e il comando Zona Fari Venezia
Presso il FARO DI RIMINI dal 24 al 31 marzo 2006 – dalle 17 alle 20 –
Lungo il porto canale di Rimini si erge bello, bianco e grande il suo faro.
Nei giorni di nebbia si può sentire il suo richiamo, lontano.
Per noi che abitiamo in città è un risveglio: là a “marina” il faro lancia il suo messaggio.
Per coloro che stanno in mare è la mano che li prende e porta in salvo.
Anche Fellini ne subì il suo fascino e, in “Amarcord”, ne parla, in quelle notti dove gli uomini diventano invisibili…
IL FARO E LA CITTÀ
Esiste un legame culturale, affettivo ed onirico tra la città e il suo faro.
Oggetto d’ispirazione per molti artisti, il faro rientra ormai nella categoria del simbolo così, questo “luogo-non luogo”, così noto e allo stesso tempo misterioso ci è sembrata la location ideale per realizzare l’installazione sensoriale: L’ECO DELLA MAREA. Un modo per far congiungere, in una breve esperienza artistica, l’abitante-cittadino con il suo faro.
Quando ti metterai in viaggio per Itaca, devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni o i Ciclopi e la furia di Nettuno non temere, se non li porti dentro, se l’anima non te li mette contro, se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo,… soprattutto non affrettare il viaggio.”
Se partiamo dal presupposto che il Mediterraneo non esiste e che è invece un mare interiore che ciascuno di noi deve navigare ogni giorno. Allora dobbiamo metterci in viaggio verso quel luogo della mente che si esprime attraverso il mare per raggiungere la sua-nostra isola sconosciuta. Il mare non si ferma mai, è in continua evoluzione come la coscienza, esso si identifica nel divenire. Le emozioni sono onde nella quali ci si deve tuffare per poter continuare il viaggio, nostro percorso di vita. Non si deve temere né la tempesta, né il naufragio, fanno parte dell’esperienza, del cambiamento, dell’evoluzione. Bisogna augurarsi di incontrare i mostri che popolano questo mare per il piacere di essere ammaliati dal canto delle Sirene, ma allo stesso tempo mantenere salde le proprie orecchie e seguire l’intuizione magica o divina per non cadere nella trappola di buttare l’ancora della propria navigazione.
Interpreti: Massimiliano Bronzetti, Samantha Turci, Maria Costantini – Collaborazione al progetto ed alle installazioni: Umberto Giovannini – Un ringraziamento speciale a Vincenzo Colaci (guardiano del faro)
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