Nella serata di venerdì 2 dicembre scorso, appena appreso da fonti ufficiose che il Governo intendeva inserire nella parte fiscale della "Manovra" un provvedimento teso a reintrodurre con determinate modalità una tassa sui "diritti di stazionamento" delle imbarcazioni, si è ritenuto opportuno assumere immediatamente come CNA Produzione/Nautica, in accordo con la Confederazione, una posizione fortemente critica rispetto a tale ipotesi da diffondere tramite gli organi d'informazione. "Forte preoccupazione viene espressa da CNA Produzione/Nautica Nazionale, organizzazione di settore del Sistema CNA cui aderisce larga parte delle piccole imprese appartenenti alla filiera produttiva e dei servizi della nautica da diporto, per le anticipazioni che parlano, nell'ambito della Manovra straordinaria che il Governo si appresta a varare, della possibile reintroduzione della Tassa di Stazionamento delle imbarcazioni. Si tratterebbe infatti di un colpo molto pesante per un settore che ha già visto negli ultimi tre anni un forte ridimensionamento dei fatturati; un provvedimento che, se adottato, finirebbe paradossalmente per colpire non tanto la proprietà dei beni di lusso e i grandi patrimoni, quanto la rete ampia dell'indotto dei servizi e delle attività di riparazione e manutenzione delle barche, quindi le piccolissime imprese e i propri dipendenti".
Analoghe prese di posizione sono state assunte al riguardo anche da Ucina e da Assonat-Confcommercio. Purtroppo i contenuti della "Manovra" presentati dal Governo hanno confermato queste anticipazioni: da quanto è per ora dato conoscere dal 1° Maggio 2012 navi e imbarcazioni nazionali ed estere che stazioneranno, navigheranno o saranno ancorate in acque pubbliche saranno soggette al pagamento di una tassa giornaliera, che varierà a seconda della lunghezza dell'imbarcazione, a partire da un minimo di 7 Euro al giorno per imbarcazioni da 10 a 12 mt., fino ad arrivare a 150 Euro/giorno per le imbarcazioni sopra i 24 mt. La tassa, sebbene in forma ridotta, sarebbe richiesta anche per lo stazionamento nei "porti a secco".
Per CNA Produzione e Nautica Rimini
Alessandro Rapone
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