Saranno totalmente separate le gestioni dell’Inail per le varie categorie produttive. I premi assicurativi e le prestazioni di artigiani, industriali, commercianti e altre attività, infatti, erano finora amministrate in un unico calderone chiamato «gestione industria». Già nel bilancio preventivo del 2003, invece, approvato a fine febbraio, è stata progettata la separazione delle varie gestioni anche dal punto di vista amministrativo-contabile, come previsto dal decreto legislativo 38/2000. «,Le gestioni separate», ha spiegato Claudio D’Antonangelo, responsabile della CNA per le politiche sociali e rappresentante dell’artigianato nel consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inail, permetterà di mettere in luce compiutamente il reale andamento finanziario dei singoli settori produttivi consentendo anche di poter intervenire tempestivamente laddove si evidenziassero problemi settoriali di squilibrio fra entrate e uscite.
Il nuovo assetto finanziario dell’Inail è stato confermato recentemente anche da un ulteriore documento stilato a fine marzo dal Civ. Il documento ha disposto la modifica dell’ordinamento amministrativo contabile dell’ente «attribuendo distinta imputazione delle entrate, spese, costi comuni economici e finanziari separatamente alle singole gestioni». «Si tratta», ha continuato D’Antonangelo, «di un’innovazione di grande rilievo e sicuro significato politico, perché mette fine a una situazione di confusione e di non adeguata considerazione dei singoli settori produttivi. L’Inail», ha aggiunto, «non è stata finora in grado di distinguere dal punto di vista finanziario i singoli apporti e le relative spese. In sostanza, per esempio, artigiani e commercio contribuivano in modo solidaristico ai costi dell’ente per prestazioni relative ad altre categorie produttive, in assenza però di una evidenza contabile.
«La separazione dei conti fra i vari comparti», ha concluso D’Antonangelo, «potrebbe dare il via a un nuovo approccio anche per quel che riguarda la produzione delle statistiche su infortuni e malattie professionali». Se finora, infatti, questi numeri erano rilevati per macrocategorie, (industria e agricoltura) la distinzione di settore (commercio, artigianato ecc.) consentirà una più accurata prevenzione sia sul fronte infortunistico che in materia di prevenzione delle malattie di lavoro.
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