Nei giorni scorsi esponenti politici di maggioranza ed opposizione hanno pubblicamente avanzato le loro idee su come utilizzare queste leve per il bilancio di Cattolica.
La discussione sulla tassa di soggiorno, sul contributo volontario o sull’IMU è aperta da oltre una anno nella città, anche se i dati previsionali del gettito sono pubblici solo da metà novembre.
Il 2012 è ormai archiviato, e le imprese registrano un consuntivo che dire di grande sofferenza è essere buoni. Il 2013 non si preannuncia certo in controtendenza.
In questo scenario la proposta di lavorare sulla modulazione dell’IMU per evitare la tassa di soggiorno e superare le contraddizioni del contributo volontario, è una proposta nostra, presentata, motivata e sostenuta da tutte le associazioni.
Posizione che noi confermiamo anche nel 2013, confermando oltremodo la richiesta di dare premialità agli immobili non produttivi di rendita fondiaria. Premiare cioè quelle imprese che usano il loro negozio o capannone per lavorarci e produrre ricchezza.
Un altro passo in avanti che in questa direzione sarebbe l’applicazione dell’aliquota un’aliquota minima del 7,6 per mille alle piccole e medie imprese del commercio, dei servizi, del turismo e dell’artigianato di nuova costituzione. Un timido passo verso le imprese è stato fatto con la modifica dell’ottobre scorso che ha tassato al minimo gli immobili invenduti delle imprese costruttrici, ma non basta.
In più per il 2013 si prefigura la possibilità che la nuova tassa sui rifiuti (TARES) preveda un aumento del 20 / 30%, gravando ancora una volta principalmente sulle imprese. Sulla TARES auspichiamo che l’amministrazione, non vada in alcun modo ad appesantire ulteriormente i bilanci delle imprese, cercando di contenere il più possibile il costo del servizio di raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. In particolare chiediamo che, nel definire il costo per la componente dei servizi cosiddetti indivisibili (illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, verde pubblico), si applichi l'aliquota minima di trenta centesimi per metro quadrato, compensando questo aumento con la riduzione di altre imposte.
E’ giunto il momento che le forze politiche e gli amministratori prima di avanzare una qualsiasi ipotesi su nuove e vecchie tasse, si confrontino da subito sulle scelte di bilancio alla ricerca spasmodica di soluzioni condivise e responsabili.
Coesione sociale, di cui anche l’impresa diffusa ne è garanzia, efficienza dei servizi pubblici, ulteriore taglio della spesa pubblica improduttiva, unite a scelte che sostengano l’impresa ed il lavoro, con un prelievo fiscale equo e progressivo, superando magari pozioni ideologiche secondo le quali artigiani e commercianti “tanto se lo possono permettere”, sarebbe un bel cominciare.
Cari amministratori, le micro, piccole e medie imprese, come le grandi purtroppo, sono al collasso, ma non vogliono mollare, e vi chiedono di aiutarle. Un bilancio 2013 che parte dalla ulteriore revisione della spesa non indispensabile, da una maggiore efficienza dei servizi, ma soprattutto da una tassazione locale equa e che premi impresa e lavoro sarebbe un ottimo aiuto.
Ci aspettiamo quindi un confronto su questi temi fin dall’inizio, e non solo quando i giochi sono ormai fatti.
 
CNA – CONFARTIGIANATO – CONFCOMMERCIO – CONFESERCENTI Cattolica 

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