Bologna. 15 febbraio 2005 – La Regione Emilia Romagna ha superato l’esame e per come ha operato nel corso della settima legislatura, è stata promossa dagli imprenditori.
Questo il risultato del sondaggio che ha rilevato le opinioni di un campione (casuale) di 400 associati alla CNA dell’ Emilia Romagna, presentato oggi dal segretario regionale, Giorgio Allari.
“E’ più vicina a cittadini e imprenditori”; “E’ più efficiente delle altre Regioni”; “In questi anni ha ridotto la burocrazia, ed è cresciuta sul piano dell’efficienza” “E’ in grado di promuovere innovazione e sostenere la competitività delle imprese”, “Il marchio made in Emilia Romagna rappresenta un valore aggiunto”.
Sono queste le principali motivazioni per le quali l’82% degli imprenditori intervistati ha promosso la Regione, con una sufficienza più che ampia, il 6,6; un voto gratificante ed anche inconsueto quando si tratta di valutare l’operato di un’amministrazione pubblica. Il voto medio si dimostra piuttosto omogeneo nei diversi settori, anche se è da giovani, donne e imprenditori dell’Emilia ovest che vengono i voti più alti.
Donne e giovani (under 45) danno rispettivamente col 34% e col 32% il 7; il 16% delle donne e il 18% dei giovani arriva a dare 8, mentre il 5% dei giovani ed il 4% delle donne, promuovono la Regione a pieni voti, dandole il massimo, cioè il 10.
Ma la pagella più bella, la stilano gli imprenditori dell’Emilia Ovest (Piacenza, Parma e Reggio Emilia) che complessivamente risultano i più soddisfatti, con l’84,7% dell’operato della Regione, giudizio che esprimono con un voto che raggiunge la media più alta, il 6,73. E’ dagli imprenditori dell’Emilia Centro (Modena, Bologna, Imola e Ferrara) che viene invece, la percentuale più alta sul voto 8 con il 19,5%.
I più “severi” risultano essere gli imprenditori dell’Emilia Est (Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena) che, pur promuovendo la Regione e risultando col 32,7% coloro che in maggior numero hanno dato 7, sono anche quelli che in percentuale più alta (il 21,3% contro il 16% del totale intervistati) hanno dato alla Regione l’insufficienza.
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