L’art. 26 del Decreto Lavoro, vigente dal 5 maggio 2023, introduce alcune importanti e attese semplificazioni al c.d. Decreto Trasparenza (Dlgs n. 104/2022) che, in agosto 2022, aveva aggravato gli obblighi informativi dei datori al momento dell’assunzione del dipendente senza prevedere la possibilità di fare un rinvio a quanto disposto dal contratto collettivo: tale decreto, infatti, obbligava il datore di lavoro a comunicare per iscritto tutte le condizioni del rapporto di lavoro con conseguente onere di redigere delle informative lunghe e complicate da leggere anche per il medesimo lavoratore.
La nuova norma mantiene certamente gli oneri informativi ma consente al datore di lavoro di adempiere agli stessi con l’indicazione del riferimento normativo e/o della contrattazione collettiva, anche aziendale. Pertanto, a partire dal 5 maggio 2023, la lettera di assunzione, da un lato, continuerà a ad avere elementi del rapporto imprescindibili e che non possono mancare (identità delle parti, luogo di lavoro, inquadramento e mansioni, durata del rapporto e tipologia contrattuale), ma, dall’altro, potrà effettuare un rinvio con riferimento a un nutrito numero di informazioni che attengono al rapporto ed ai diritti del lavoratore e che sono elencate dalla norma in esame.
A fronte di questa importante semplificazione, il Decreto lavoro prevede, tuttavia, che il datore di lavoro consegni o comunque metta a disposizione del personale, anche mediante pubblicazione sul sito web, i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali nonché gli eventuali regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro.
Riferimento: art. 26, DL 4 maggio 2023, n. 48, c.d. “Decreto Lavoro”
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