Secondo alcune stime, anche in relazione all’impatto dei cambiamenti climatici, circa il 30% della popolazione mondiale è attualmente esposta a condizioni di caldo particolarmente critiche per la salute per almeno 20 giorni all’anno e tale percentuale è destinata ad aumentare nei prossimi anni. E i lavoratori, specialmente quelli che svolgono la maggior parte della loro attività all’aperto come ad esempio edilizia e agricoltura, sono sicuramente tra i soggetti più esposti agli effetti del caldo.
Tutto ciò rende necessaria una maggiore attenzione alla prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che si trovano esposti a tale rischio.
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PREVENZIONE COLPO DI CALORE (datore di lavoro)
PREVENZIONE COLPO DI CALORE (per lavoratori)
Il Testo unico sulla sicurezza dei lavoratori stabilisce che debba essere il datore di lavoro a valutare tutti i rischi, anche particolari, per la sicurezza e la salute dei dipendenti, e per valutazione particolare si intende anche sicuramente la valutazione da stress da calore.
L’attività di sensibilizzazione e di vigilanza deve essere potenziata soprattutto nei settori maggiormente esposti al rischio, si tratta dei lavori svolti all’aperto, come edilizia, cantieri stradali e agricoltura, ma anche di quelli al chiuso come metalmeccaniche, mense e cucine in genere, senza ventilazione adeguata.
In assenza di interventi di prevenzione idonei, le alte temperature possono essere causa di malori e possono ridurre la capacità di attenzione dei lavoratori, aumentando così il rischio di infortuni. Questo soprattutto nel caso di lavori che richiedono un elevato sforzo fisico e in assenza di adeguate pause di recupero.
I consulenti del Settore Sicurezza di CNA ROMAGNA SERVIZI srl sono a vostra disposizione per ogni informazione aggiuntiva.
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