È operativo il bonus bebè introdotto dalla Legge di Stabilità, mancava solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo del ministero, arrivata il 10 aprile scorso. La misura non scatta automaticamente, ma gli aventi diritto devono presentare specifica domanda all'INPS. Il Bonus Bebè è pari a 960 euro all'anno (80 euro al mese), oppure a 1920 euro all'anno (160 euro al mese) per ogni figlio nato o adottato dal 2015 al 2017: la diversa misura dipende dal reddito ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) della famiglia. Se è inferiore ai 7mila l'euro, il bonus bebè è pari a 1920 euro, se invece l'ISEE è superiore a 7mila euro ma sotto i 25mila euro, l'importo annuale è pari a 960 euro. Il bonus spetta fino al compimento del terzo anno oppure per i primi tre anni di adozione
SCADENZE
Per i bimbi nati o adottati dal 01 gennaio 2015 al 27 aprile 2015 l'ultimo giorno utile per la presentazione della domanda sarà il 27 luglio 2015, mentre per i bimbi nati successivamente la domanda si deve presentare entro 90 giorni. Chi presenta la domanda in ritardo, riceve il Bonus Bebè a partire dal mese di presentazione della domanda, non da quello della nascita o dell'adozione (quindi, in pratica, perde le mensilità per le quali ha presentato la domanda in ritardo).
BENEFICIARI
Il beneficio decade nel caso in cui la famiglia beneficiaria non rientri più nelle soglie di reddito, oppure in una serie di altri casi molto specifici (decesso, affidamento del figlio ad un'altra famiglia, decadenza dalla responsabilità genitoriali), elencati nel decreto.
Beneficiari dell'assegno sono i cittadini italiani residenti in Italia, per ogni figlio adottato o affidato. L'assegno è usufruibile anche dai cittadini comunitari e dai cittadini di stati extracomunitari con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo residenti in Italia. Inoltre sono equiparati ai cittadini italiani i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria.
Il genitore richiedente deve essere convivente con il figlio, cioè entrambi coabitanti ed avere dimora abituale nello stesso Comune.
Per tutte le informazioni contatta il Patronato Epasa-Cna al numero 0541760265
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