Conto alla rovescia per Amarcort Film Festival, il festival internazionale sui cortometraggi nato nel 2008 e dedicato a Federico Fellini, in programma a Rimini da martedì 3 fino a domenica 8 dicembre.
Amarcort Film Festival, giunto alla 17esima edizione, è patrocinato e supportato da Comune di Rimini, Cineteca di Rimini, Ministero della Cultura, Alto Patrocinio del Parlamento europeo, Regione Emilia- Romagna, Emilia-Romagna Film Commission.

In programma una settimana di proiezioni dedicata ai finalisti delle 11 sezioni in concorso: in gara 208 cortometraggi provenienti da 81 paesi del mondo. Il Festival rappresenta un punto di riferimento per cineasti e appassionati, accogliendo opere di qualità da tutto il mondo, con cortometraggi che includono attori noti e una varietà di generi e stili.

Tra gli appuntamenti di questa edizione figurano incontri con registi e autori, oltre alla cerimonia di premiazione. Saranno assegnati premi di rilievo, tra cui “Un Felliniano nel mondo”, destinato a un amico e collaboratore di Fellini, e il premio “Burdlaz”, rivolto a giovani registi esordienti di lungometraggi ispirati al cinema felliniano, selezionati durante le proiezioni della rassegna “Primi Ciak – Premio Burdlaz”.

Gli appuntamenti da non perdere: dal premio “Un Felliniano nel mondo” al premio “Burdlaz”

Sono molti gli appuntamenti che caratterizzeranno l’edizione 2024 di Amarcort Film Festival.

Martedì 3 dicembre in Cineteca serata dedicata a Cinema e Neurodivergenza, con la proiezione di una selezione di cortometraggi fatta da un gruppo di ragazzi neurodivergenti, in collaborazione con Centro Autismo di Rimini e ASL Romagna.

Mercoledì 4 dicembre al Cinema Tiberio in collaborazione con CNA Cinema Audiovisivo Rimini, in occasione dei 40 anni di “Ghostbusters”, arriva ad Amarcort “Assault on Florence”, il fan film che sta riscuotendo un enorme successo.

Alle 21 al Cinema Tiberio non solo sarà possibile vedere il film, ma anche conoscere e toccare con mano il grande mondo dei prop cinematografici degli acchiappafantasmi, con possibilità di utilizzare alcuni oggetti e scattare foto con un fondale che ricorda la caserma ufficiale degli acchiappafantasmi americani. Un’esperienza immersiva ma anche benefica: grazie infatti alla collaborazione con i Club Lions della zona, l’incasso della serata (a offerta libera) sarà devoluto all’associazione Crisalide Rimini e al progetto “Con il Cuore a Betlemme”.

Da non perdere giovedì 5 dicembre alle 21 al Cinema Sant’Agostino, “70 anni di RAI e Antoniano – Zum, Zum zum…! – Le canzoni animate dello Zecchino d’Oro”: un incontro con gli autori Fabio Bozzetto e Diego Zucchi dello Studio Bozzetto, Angela Senatore e alcuni rappresentanti di RAI e Antoniano modera Federico Fiecconi.

Venerdì 6 dicembre, alle 21, al cinema Fulgor la consegna del premio “Un Felliniano nel mondo”, destinato a figure legate a Fellini da rapporti professionali, di amicizia e di collaborazione. Tra i vincitori delle passate edizioni figurano Giorgio Cavazzano, Nicola Piovani, Ermanno Cavazzoni, Ferruccio Castronuovo, Milo Manara..

Quest’anno il premio sarà assegnato alla Fondation pour le Cinèma di Sion e a Philippe Keel della casa editrice Diogenes.

Il premio “Un felliniano nel mondo” quest’anno si sdoppia o, meglio, raddoppia. Il riconoscimento, promosso in collaborazione con il Fellini Museum, viene assegnato a due istituzioni elvetiche che hanno sostenuto e continuano a sostenere la diffusione della conoscenza del cinema di Fellini nel mondo : la casa editrice Diogenes di Zurigo e la Fondazione Fellini per il cinema di Sion. A ritirare i premi: il direttore della casa editrice Philippe Keel, figlio del fondatore Daniel Keel e il presidente della Fondazione Stéphane Martì.

Il nucleo originario della Fondazione, nata nel 2001, è costituito dalla collezione di Gérald Morin, assistente di Fellini nella prima parte degli anni Settanta. Oggi, dopo numerose acquisizioni e donazioni, la collezione comprende 15.000 documenti originali, di cui 9.000 relativi all’opera del regista riminese. Oltre ad allestire mostre all’interno del proprio spazio ed esporre la propria collezione in importanti musei (Eye Museum di Amsterdam, Ludwig Museum di Coblenza, Kunsthaus di Zurigo, Fondation Pathé di Parigi, Museo Fellini di Rimini) e e festival (Cannes, Venezia, Torino, Les Rencontres d’Arles) la Fondazione svolge un’attività editoriale, di ricerca e di formazione. Associare il patrimonio cinematografico all’arte contemporanea è un aspetto fondamentale della sua azione: diversi artisti contemporanei sono stati invitati a presentare le loro opere e creazioni in relazione a Fellini: Maurice Béjart, David Lynch, Pedro Almodovar. Lo Spazio Culturale della Fondazione a Sion ha dato ampio spazio alla fotografia e alla cultura visiva, ospitando mostre di fotografi e registi come Steve Schapiro e Wim Wenders. Nel 2019 la Fondazione Fellini e il Comune di Rimini hanno firmato un Protocollo d’intesa culturale che ha portato a una serie di collaborazioni per mostre in Svizzera e presso il Museo Fellini. In occasione del Centenario della nascita di Fellini, la Fondazione ha presentato in anteprima mondiale diverse mostre, tra cui Fellini’s Oniric Obsessions, dedicata al suo film incompiuto Il Viaggio di G. Mastorna e realizzata in collaborazione con la Jakob and Philipp Keel Collection di Zurigo.

Fondata nel 1952 a Zurigo Diogenes è una delle più grandi case editrici indipendenti di narrativa in Europa con quasi 1000 titoli pubblicati. Il legame tra Fellini e la famiglia Keel non è stato solo professionale; l’amicizia con Daniel – e poi con il figlio Philipp – è nata sul set di Roma, a cui l’editore viene invitato a seguito di una sua lettera a Fellini su film I clowns e sul libro che lo accompagnava. Siamo nei primissimi anni Settanta e da lì a poco Keel pubblica la sceneggiatura proprio del film alla cui lavorazione aveva assistito. Nello stesso anno anche Cappelli pubblica la sceneggiatura di Roma ma mentre l’editore italiano era più interessato al processo creativo e raccoglieva materiali di approfondimento scritti da collaboratori, l’editore svizzero, specializzato appunto in narrativa, la presenta quasi fosse un’opera letteraria e come contributi extra inserisce materiali fotografici e dichiarazioni dello stesso Fellini. Da un libro di Diogenes è tratto Fare un film, la raccolta più significativa dei testi di Fellini uscita per Einaudi. Sempre a Diogenes si deve la “scoperta” dell’attività grafica di Fellini e della sua rilevanza nella comprensione del cinema del regista. Nel 1976 esce infatti Fellini’s Zeichnungen con prefazione dell’illustratore Roland Topor: 180 disegni a colori che poi furono esposti a Zurigo nel 1977. Nello stesso anno Keel pubblica 400 foto di scena in Fellini’s Filme con la prefazione di Georges Simenon poi tradotto da Gremese e nel 1981 Fellini’s Faces. Ed è ancora Diogenes a editare il carteggio Fellini / Simenon poi tradotto in Italia da Adelphi.

Durante la settimana del Festival, si svolgeranno inoltre le proiezioni dei film finalisti del premio “Burdlaz”. Il premio è dedicato ai registi sotto i 40 anni che abbiano realizzato il loro primo lungometraggio, che presenti anche al suo interno qualche suggestione felliniana. Tra aprile e ottobre, la Cineteca Comunale di Rimini è diventata la location di 9 serate durante le quali sono stati proiettati e giudicati da una giuria di esperti e dal pubblico in sala i 9 film in concorso. Dei tre film finalisti, che concorreranno per il Premio Burdlaz alla 17esima edizione di Amarcort Film Festival a dicembre, due sono stati scelti dalla giuria di esperti mentre il terzo è stato deciso la giuria popolare.

La giornata inaugurale di martedì 3 dicembre

La giornata si apre alle ore 8.30 in Cineteca con CinemAttualità, un incontro dedicato agli studenti delle scuole superiori. Questo momento di riflessione e confronto sarà accompagnato dalla proiezione di cortometraggi sul delicato tema del conflitto israelo-palestinese, offrendo ai giovani una finestra per approfondire una questione cruciale attraverso il linguaggio visivo.

In contemporanea, alle 10, partiranno le proiezioni dei finalisti delle diverse sezioni del concorso. La Cineteca di Rimini ospiterà il blocco 1 della sezione Calzinaz (documentari e reportage), mentre il Cinema Sant’Agostino presenterà il blocco 1 della sezione Amarcort (fiction).
Alle 12, si torna alla Cineteca di Rimini per il blocco 1 della sezione Rex, dedicata ai cortometraggi di animazione, e al Cinema Sant’Agostino per il blocco 2 della sezione Amarcort, continuando così la selezione delle migliori opere in concorso.

Il pomeriggio si apre alle 15 alla Cineteca di Rimini con il blocco 1 della sezione Aldina, dedicata ai lavori provenienti dalle scuole di cinema. Un’occasione preziosa per scoprire i talenti emergenti e immergersi nel mondo delle nuove generazioni di cineasti.
Alle 17, il Cinema Sant’Agostino sarà il palcoscenico del blocco 2 della sezione Calzinaz, continuando a esplorare la forza narrativa del documentario e del reportage.

La giornata si concluderà alle ore 21 alla Cineteca di Rimini con un evento dal forte impatto emotivo e sociale: Cinema e neurodivergenza. Una selezione di cortometraggi, curata in collaborazione con l’ASL della Romagna e Centro Autismo di Rimini. Un’occasione per riflettere sul ruolo del cinema come mezzo di inclusione e sensibilizzazione.

Le sezioni del Festival

Amarcort: cortometraggi italiani e stranieri di fiction e documentaristici (max 30 min); Aldina: cortometraggi realizzati da studenti di scuole di cinema (max 20 min);
Rex: cortometraggi di animazione italiani e stranieri (max 20 min);
Gironzalon: cortometraggi sperimentali (max 10 min);

Calzinaz: documentari e reportage (max 25 min);
Gradisca: cortometraggi di ogni genere (max 5 min);
Cantarel: videoclip musicali inediti o senza diritti d’autore (max 5 min); Miranda: cortometraggi animati per bambini (max 10 min);
Fulgor: cortometraggi emiliano-romagnoli di ogni genere (max 20 min); Titta: cortometraggi sul rapporto genitori-figli (max 15 min);
Volpina: cortometraggi dedicati alla danza e al movimento (max 15 min).

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