Caro Presidente
Colgo l’occasione del Consiglio Nazionale del 15 giugno prossimo per esporti lo stato di grave crisi e difficoltà, che già conoscerai, ma che tanti iscritti mi evidenziano quotidianamente.
Premesso che da quando sei presidente molte cose sono cambiate in meglio, passando dal parlare solo di noi al parlare dei nostri problemi.
Nonostante i risultati ottenuti, come l’accordo preliminare per la direttiva europea sul cabotaggio, la conferma del fondo seppur insufficiente a 240 milioni, ed il costante contatto con il MIT sui problemi quotidiani, credo sia giunto il momento di mettere in campo una proposta forte con al centro il valore del nostro mestiere e la qualità necessaria affinché la sicurezza stradale sia sempre maggiore.
Con l’aumento costante del costo del gasolio, il crescente costo della manodopera, la cancellazione degli sgravi per l’attività di trasporto internazionale, unita alle oggettive difficoltà della finanza pubblica a sostenere il settore, l’unica arma che ci rimane è quella della contrattazione ad armi pari con la committenza attraverso una legge sul il riconoscimento dei costi minimi.
Il quadro politico attuale, in continua evoluzione, da cui traspare la difficoltà della tenuta e soprattutto sulla sostenibilità economica del bilancio statale, una organizzazione importante, competente e responsabile come la nostra deve costruire una seria proposta a difesa della libera concorrenza ma che rilanci il settore su basi oggettive e non discriminatorie.
Se il paese non torna ad investire in infrastrutture viarie, premessa per una mobilità sicura ed all’avanguardia, sul rinnovo del parco macchine aiutando le imprese nel rapporto con le banche e sulla trasmissione generazionale del nostro patrimonio di imprese, si rischia la marginalizzazione se non la scomparsa della categoria almeno come piccole imprese.
Per questo chiedo a te ed allo staff del nazionale che oltre all’encomiabile lavoro che state facendo quotidianamente, di lavorare ad una nostra proposta programmatica con al centro i temi che ho cercato di esporre con in questa lettera.
Grazie dell’attenzione e faccio a te ed a tutto il consiglio nazionale i migliori auguri di buon lavoro.
Il presidente FITA Rimini
Cecchini Pierangelo
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