Cecchini: “Oltre alla concorrenza sleale dei vettori stranieri, dobbiamo fare i conti con i blocchi per il maltempo. Danni per centinaia di migliaia di euro”
CNA Fita Rimini lancia l’allarme: “Il Governo, la politica blocchino il tentativo di apertura indiscriminata dei vettori esteri nel territorio nazionale che praticano forme di concorrenza sleale nei confronti degli autotrasportatori italiani”.
I dati allarmanti forniti da CNA Fita parlano chiaro, negli ultimi anni l’autotrasporto Italiano ha perso importanti quote di mercato per colpa di una concorrenza con la quale è impensabile poter competere. Per questo motivo L’unione degli autotrasportatori ha dato il via alla campagna mediatica nazionale #StopDumping.
“Per “dumping” si intende la vendita all’estero – spiega Pierangelo Cecchini, presidente CNA Fita Rimini – di un bene o servizio a prezzi inferiori rispetto a quelli praticati sul mercato interno. Come CNA Fita denunciamo nel nostro settore la presenza in particolare di “dumping sociale”, che permette lo sviluppo di una concorrenza sleale riducendo illegalmente i costi operativi e legati alla manodopera e dando luogo a violazioni dei diritti dei lavoratori e allo sfruttamento di questi ultimi”.
Le imprese di autotrasporto italiane, che fino al 2008 avevano un ruolo in Europa, in quasi dieci anni hanno visto perdere competitività e capacità di aggredire il mercato del trasporto internazionale, assistendo, anno dopo anno, ad una vera e propria invasione di operatori che stanno occupando importanti spazi nel mercato nazionale attraverso forme di cabotaggio non sempre regolare e spesso effettuato dalle cosiddette imprese “estero vestite”, imprese italiane che hanno de-localizzato la propria attività nei nuovi paesi dell’est emergenti.
La competizione è difficile con chi in nome della libera circolazione delle merci esegue trasporti con un costo del lavoro di 8€ all’ora, con costi di gestione generalmente più bassi e una tassazione favorevole.
“Sappiamo che non è certamente la soluzione definitiva per sconfiggere questo fenomeno nocivo per le nostre imprese – aggiunge il presidente CNA Fita – ma siamo sicuri che la nostra campagna possa contribuire ulteriormente ad alimentare il dibattito sul tema, in modo da tenere alta l’attenzione e incentivare gli organi preposti ad effettuare i controlli necessari”.
A peggiorare la situazione in regione, ci sono le ordinanze per il maltempo degli ultimi giorni che hanno imposto il fermo di migliaia di mezzi, arrecando danni alle imprese di trasporto per centinaia di migliaia di euro.
“Come ogni anno, ci troviamo a dover fare i conti con decisioni che non tengono in considerazione i danni economici alle imprese – incalza il numero uno della Fita Riminese – Va bene la prudenza, ma bisogna ricordare che i nostri mezzi sono attrezzati a viaggiare anche con la neve, gli autotrasportatori sono professionisti che conoscono bene la conformazione del territorio ed occorre tenere conto che le condizioni climatiche sono diverse a volte a distanza di poche decine di kilometri . Occorre adattarsi con più flessibilità alle condizioni meteo reali rispetto a quelle previste per non penalizzare senza giustificazione gli autotrasportatori”.
“A questo punto – conclude Pierangelo Cecchini – l’autotrasporto ha il diritto al risarcimento danni come avviene per altri settori, ad esempio per l’agricoltura in caso di danni per maltempo e calamità naturali. CNA Fita Rimini ha, inoltre, intenzione di chiedere un incontro con la Prefettura per un confronto sulla gestione delle situazioni in caso di maltempo nell’interesse della nostra categoria”.
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