La sicurezza degli alimenti in Italia è garantita da oltre 900mila tra ispezioni e controlli alimentari realizzati ogni anno da diverse istituzioni. Se si considera la sola l’attività ufficiale di verifica sulle attività di produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti e bevande, quasi il 90% degli interventi viene eseguito dalle Asl e, in particolare, dai Servizi veterinari e di igiene degli alimenti. A seguire il Nucleo anti sofisticazione del comando dei carabinieri (Nas) e l’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf), uno dei maggiori organismi europei di controllo dell’agroalimentare.
Gli ultimi dati riportati nella relazione nella Relazione annuale pubblicata dal Ministero della salute, fornisco un quadro delle attività svolte. In estrema sintesi: le Asl hanno effettuato oltre 490.000 ispezioni presso gli impianti di trasformazione alimentare che hanno portato a 39.598 relazioni di non conformità. I controlli alimentari sono stati 352.621 e hanno riguardato produzione di alimenti di origine vegetale, ristoranti, mezzi di trasporto…e hanno rilevato 34.280 infrazioni. Il Nucleo antisofisticazione del comando dei carabinieri (Nas) nello stesso anno ha eseguito 50.201 controlli, focalizzati soprattutto sugli aspetti igienico sanitari e merceologici, e hanno evidenziato 11.470 episodi di non conformità. 38.685 controlli e 11.315 analisi sono invece quelli effettuati dall’Ispettorato centrale di tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf).
Questi dati servono per richiamare l’attenzione a tutti gli obblighi relativi all’Igiene e Sicurezza Alimentare a cui devono attenersi le Industrie Alimentari che lavorano nel settore interessato.
Quando parliamo di Industria Alimentare intendiamo ogni soggetto che esercita una o più delle seguenti attività: la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la fornitura, compresa la somministrazione, di prodotti alimentari (alimenti o bevande). Rientrano pertanto a pieno titolo nella categoria di industria alimentare le gastronomie, gelaterie, piadinerie, pasticcerie ecc..
Le norme di riferimento sia comunitarie che nazionali sono molteplici, Regolamento CE 178/2002 sulla rintracciabilità degli alimenti, 852/2004 igiene e sicurezza prodotti alimentari, 853/2004 igiene prodotti di origine animale ,854/2004 controlli su prodotti di origine animale destinati al consumo umano, pertanto in virtù della legislazione vigente tutti gli operatori del settore alimentare sono, già da tempo, tenuti alla predisposizione ed attuazione di un piano e procedure di autocontrollo (HACCP) basato sul principio di identificazione dei pericoli, analisi dei rischi e individuazione dei punti critici.
Si ricorda che i piani di autocontrollo per l’igiene degli alimenti devono essere aggiornati con CADENZA ANNUALE o ad ogni variazione normativa o se sono state apportate modifiche strutturali e procedurali da parte delle attività in oggetto.
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